Restauro sediolina in legno Lenci, 1930

OGGETTO

Sediolina per bambini in legno laccato azzurro, sedile rosso, con disegno di elefante.
Altezza: 70cm
Lenci 1930
La ditta Lenci nasce nel 1919 a Torino per opera dell’artista tedesca Elena König, moglie di Enrico Scavini. Da subito Elena König viene attratta dal panno e dalla sua modellazione e, in una piccola bottega composta da pochi artigiani, inizia la produzione artigianale di bambole, animali in feltro e peluche, personaggi tratti da favole e piccoli portafortuna. Il  marchio di fabbrica depositato nei primi documenti è costituito da un fuso con intorno un filo avvolto a spirale, circondato dal motto latino: “Ludus Est Nobis Constanter Industria”
Il motto, coniato da Ugo Ojetti, (scrittore, critico d’arte, giornalista e aforista italiano, Roma 1871 – Firenze 1946) tradotto liberamente significa: “Il gioco è per noi continua attività”.
Questa frase, meglio di qualsiasi altra, rappresenta il filo conduttore dell’attività della Lenci.
I primi anni furono dedicati interamente alla creazione di bambole in panno. Alla produzione di bambole in panno, si aggiunse una produzione di mobili per camerette da bambini, lampade da tavolo, cestini da lavoro decorati con fiori di feltro e organdis, cuscini, abiti per bambini e costumi da carnevale.
In seguito Lenci cominciò la ben famosa produzione di ceramiche a colaggio.
Lenci, la manifattura
Beppe Garella e il mito delle ceramiche Lenci

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Lenci, Helen Konig Scavini

Helen Konig Scavini (1886-1974), Lenci, Torino, 1930 ca

Figura di donna con bambino su tartaruga in terraglia a colaggio con decoro in policromia.
Altezza cm 32

Tra le ceramiche che sono solita restaurare, un posto importante lo dedico alle ceramiche Lenci, di cui ho realizzato la tesi a fine del mio corso di studi presso Palazzo Spinelli-Istituto per l’arte e il restauro nel 1987.
All’epoca il sig Garella mi diede una grande mano nei miei studi e mi fece conoscere la fabbrica allora in attività di produzione di bambole in panno.
In questo lavoro, oltre alla minuzia della ricostruzione delle dita mancanti, un grande ruolo lo fa la precisione della riproduzione da copia originale.