OGGETTO
Cornice in legno dorata, epoca seconda metà 1500.
Doratura a guazzo, battuta con baccellatura, seguita da foglie di alloro ricorrenti contrapposte fermate al centro da legatura a forma di nastro legato. Motivo a gola culminante in riccioli pieni, gli angoli sono segnati da foglie di acanto. Profilo a baccellatura.
Misure: 130 x 117 x 20 cm.
Proprietà Monastero di San Gerolamo, famiglia Sella, Biella.
Fondato nel 1512 dal beato Giovanni Gromo sulla collina verso Chiavazza, il monastero di San Gerolamo è uno splendido esempio di architettura rinascimentale in territorio biellese.
È composto da un chiostro a due ordini di loggiati e da una chiesa a navata unica (in origine con pianta a croce latina). All’interno sono conservati un coro in legno e numerose decorazioni pittoriche di scuola lombarda. Nel 1864 il complesso fu acquistato dalla famiglia Sella.
Restauro bassorilievo in legno dorato e policromo
OGGETTO
Tavoletta in legno, probabilmente la porta di armadietto, con bassorilievo raffigurante Gesù con le mani legate vicino ad una colonna. La figura è inserita dentro a una nicchia che forma, all’esterno, una cornice.
Epoca: 1600
Restauro bassorilievo in legno
OGGETTO
Bassorilievo in legno raffigurante cavaliere a cavallo con alternanza di doratura e laccatura.
Altezza: 25cm
Epoca: primi 1700
Restauro Annunciazione in legno dorato
OGGETTO
Annunciazione in legno dorato, con dettagli policromi, su basamento.
Altezza: 40 cm
Epoca metà 1700
Restauro acquasantiera di Serpentiero il legno dorato e laccato
OGGETTO
Acquasantiera in legno dorato e laccato; l’oggetto ha una cornice dorata con volute, vasca nella parte bassa e angioletti nella parte alta e centrale. All’interno bassorilievo policromo raffigurante santo con aureola con in grembo una una pecora.
Altezza: 40cm
Epoca metà 1700, bottega dello scultore biellese Serpentiero.
STORIA
“La bottega dei Serpentiero
A partire dal Seicento, si distinse nella scultura in legno la famiglia dei Serpentiero di Sagliano, che per oltre un secolo e mezzo eseguì impegnativi lavori in molte chiese del Biellese. Il più famoso di questa dinastia fu Pietro Antonio (1732-1814), figlio di Carlo Gaspare, autore insuperato di Vie Crucis in altorilievo (Sagliano, Tavigliano, San Giuseppe di Casto), mobili di sacrestia e pulpiti (Sagliano, Miagliano), candelieri (Piedicavallo), confessionali, tabernacoli, crocifissi processionali, reliquiarî (Campiglia Cervo), portali e altre realizzazioni in molti comuni del Biellese.”
Tratto da Unione Montana Valle del Cervo La Bursch