Dr Lakra
“Jerónimo López Ramírez (nato nel 1972), noto come Dr Lakra, è un artista e tatuatore messicano con sede a Oaxaca. Oltre al tatuaggio, la sua arte comprende l’abbellimento di immagini e oggetti trovati, ad esempio bambole, vecchie illustrazioni mediche e immagini nelle riviste messicane degli anni ’50, con disegni macabri o in stile tatuaggio.”
Da Wikipedia
Intervista su Artribune
La statua restaurata, collezione privata Angela Missoni, è stata esposta nella mostra “L’arte sulla pelle” presso il Mao di Torino nel novembre 2018
STATO DI CONSERVAZIONE
L’oggetto si presenta rotto in 3 parti; una rottura all’altezza della vita e due nel braccio sinistro. Sono presenti alcune sbeccature nella base. Ricevuto in studio, si è evidenziata una rottura estesa, che interessa la parte bassa della statua, le gambe, il telo azzurro, fino all’altezza del fondo schiena.
E’ stata incollata non perfettamente e la colla è in eccesso sul gesso.
RESTAURO
L’oggetto in conseguenza alla caduta, presentava filature diffuse che compromettevano la stabilità del pezzo.
Rimossa la copertura di stoffa della base, ho provveduto a consolidare dall’interno con colla liquida le microfratture per colaggio.
Dopo accurata asciugatura, ho incollato la zona vita con resina epossidica bicomponente, così come la rottura nel braccio sinistro, previo inserimento di due piccoli perni in ottone crudo ( che non soffre di alterazioni nel tempo o di condizioni climatiche). Tali perni del diametro di 2 mm, non alterano l’oggetto ma servono a conferire stabilità alla colla.
Per quanto riguarda la parte delle gambe e del telo azzurro, non è stato possibile scollare la parte già incollata, che presentava linee di giunzione approssimative, e per il materiale sensibile quale il gesso e per i disegni a tatuaggio opera dell’artista, colore molto labile ad ogni tipo di solvente anche leggero. Ho quindi deciso di alleggerire meccanicamente la colla fuoriuscita con bisturi e carta a vetro sottile, che non ha compromesso né materia, né dipinto. Le parti incollate sono state stuccate con stucco in polvere e in seguito con stucco di mia produzione a base solvente. Tale stucco è molto resistente, si presta ad essere carteggiato finemente fino a sottigliezze che lo rendono invisibile ma presente a coprire la rottura. Le stuccature così terminate sono state ritoccate nelle parti interessate con colori acrilici a pennello, sia per la colorazione della pelle che per i tatuaggi blu, per la zona vita e il telo azzurro. I dipinti a tatuaggio interessati dalla rottura e leggermente coperti dall’intervento di restauro, sono stati riportati fedelmente dall’originale con il supporto di materiale fotografico.
Non ho ritenuto necessario verniciare le zone interessante dal restauro, avendo ottenuto una buona opacità con i colori.
Ho aggiunto un panno nuovo verde come l’originale nella base che garantisce stabilità.
CONSIDERAZIONI FINALI
Il restauro della statua dell’artista messicano in sé non presentava problemi, le rotture erano nette e non troppo complesse da riparare. Il vero problema si è rivelata la colorazione azzurra dei tatuaggi, un azzurro quasi impossibile da ricreare usando colori base.
Ho trascorso molti giorni cercando di trovare la tonalità corretta, arrivando quasi ad arrendermi fino a che ho capito che l’artista aveva usato inchiostro blu.
Ho quindi deciso di utilizzare lo stesso materiale, leggermente caricato con ossido bianco per dare corpo al colore.
Questa difficoltà incontrata nella ripresa del colore originale, soprattutto in casi di arte contemporanea, ancora una volta di più fa comprendere quanto il restauratore debba essere versatile e non fossilizzarsi su schemi già visti.